Il Custom Shop

(dove si realizzano i propri desideri)

Molte parole di origine anglosassone sono entrate a far parte del vocabolario della lingua italiana e molto spesso non è possibile fare una traduzione letterale.
" CUSTOM SHOP" sta a significare che il laboratorio è in grado di effettuare operazioni in base alle specifiche richieste da parte dei clienti.
Queste operazioni possono essere semplici cioè risolvibili in poco tempo e con poca spesa oppure complesse cioè che richiedono molto tempo e risorse economiche che a volte non giustificano l'intervento desiderato; però il valore affettivo che si dà ad uno strumento con il quale si è cresciuti insieme, con il quale si sono fatte le prime esperienze significative, giustifica anche somme non corrispondenti al valore effettivo dello strumento stesso.
Quindi il "CUSTOM SHOP" si diversifica in due sezioni, le modifiche e miglioramenti da apportare a strumenti di serie e la costruzione di strumenti personalizzati e quindi "CUSTOM".
Ho costruito diversi strumenti Custom per quei musicisti che non hanno trovato sul mercato qualcosa che li potesse soddisfare pienamente.
Per conto di Fabrizio Bianco (guitar specialist della Grisby Music) ho realizzato uno strumento particolare che ha suscitato un vivo interesse di Mr. Robert Godin il quale, in visita con la moglie Janet in Italia, ha avuto l'occasione di godersi una meritata vacanza nella mia cittadina ed in questa circostanza ha visitato il mio laboratorio dove in quel periodo era in costruzione la chitarra di Fabrizio, una 12 corde fretless con corde in nylon.
Ricordo l'espressione del suo volto nel suonare lo strumento non ancora terminato.
Mi diede diversi consigli sull'angolo di incidenza delle corde sul traversino, l'angolo di inclinazione del manico e fu cosi gentile nel fornirci successivamente dell'intero impianto elettrico.
Dopo circa un anno, durante la visita negli stabilimenti Godin in Canada ed USA ho avuto una sorpresa, in pratica Mr. Godin aveva costruito in serie uno strumento simile al mio ma con una corda in meno e cioè la " A 11 GLISSENTAR".
Non sto a descrivermi il mio stato d'animo; dopotutto poteva citarmi da qualche parte quale fonte d'ispirazione per il suo strumento.
Con lui non ho mai parlato di questa faccenda poiché la reputo indelicata, ma essendo io la persona che si occupa ufficialmente come assistenza tecnica dei suoi strumenti......è meglio non pensarci più di tanto! In fondo meglio nelle sue mani che in quelle di qualcun' altro.

La realizzazione di una copia di un Les Paul Custom ma con camera tonale e manico in acero per conto di Domenico D'Arrigo, mi ha dato molta soddisfazione perché a strumento finito, messa a confronto con chitarre originali, tutti hanno potuto notare che suonava di gran lunga meglio delle altre.

APHRODITE, realizzata per conto di Gabriele Chiusano è stato il primo strumento costruito con camere tonali, il prototipo della linea di produzione Acoustic/Electric.

La chitarra costruita per l'amico Walter Pelagalli invece rappresenta lo strumento dove mi sono concentrato maggiormente nella concezione dell'accordatura delle camere ed il loro rapporto con l'intero body ed il manico. Percuotendo (Tap tuning) con un dito una particolare superficie del corpo si sente un suono che è riconducibile ad una nota, percuotendo altre parti del body, dove ci sono le camere tonali, si odono altri suoni distanti rispettivamente una terza minore ed una quinta dalla nota fondamentale che coincide con quella del manico! Risultato?
Penso che sia lo strumento più acustico tra gli strumenti elettrici che abbia mai sentito.


E' ovvio che più si va avanti nella costruzione e sperimentazione e più ci si avvicina alla conoscenza delle proprie capacità percettive.
Ricordo la contentezza dopo la realizzazione della mitica "Number One", ma messa a confronto con l'ultima costruita..... rimane comunque significativo il ricordo del lavoro e lo studio funzionale di ogni sua parte.
Il basso costruito per Pippo Matino è anche quello qualcosa di " Custom" in quanto è stato lui a dirmi quali erano le sue esigenze sonore, lasciandomi comunque spazio alle mie vedute; visti gli eccellenti risultati ottenuti ne è uscita fuori la linea di produzione "JAZZY" che riceve molti consensi da parte degli amanti delle quattro corde.
Nell'ambito del CUSTOM SHOP sono stati altresì costruiti diversi corpi e manici singoli, molti manici fretless sia a quattro che a cinque corde tutti in acero bird's eye con profilo asimmetrico e tastiera in ebano con e senza riferimenti alla posizione dei tasti; proprio in questi giorni sto completando un manico fretless per Dario Deidda che è considerato ai massimi livelli nell'ambito jazzistico.
Per quanto riguarda le modifiche, esse spaziano dalla parte strutturale riferita alle forme del corpo e del profilo del manico.
Sono stati effettuati abbellimenti quali riporto di acero figurato su paletta dopo aver asportato la parte superiore in modo da ritornare allo spessore originale, successivamente si è tinto l'acero in modo da essere molto vicino alla tonalità del corpo ed infine si è verniciata la paletta con lacca alla nitrocellulosa.
Grosso rilievo assume la customizzazione del circuito elettrico con relativo suggerimento riguardante la scelta dei pickups, dei valori dei potenziometri e dei condensatori.
E' possibile inoltre personalizzare il proprio strumento con scritte, logo e disegni fatti a mano o con l'uso di aerografo.
Concludendo, il CUSTOM SHOP rappresenta lo strumento che permette alla propria creatività ed intuizione di concretizzarsi in opera finita e assolutamente funzionale, quindi quel luogo magico dove si realizzano i propri desideri.